Chi sono
Dantis Aligerii
De Vulgari Eloquio, fine idiomate, Liber Primus.
“…solo all’uomo fra tutti gli esseri fu dato di parlare, perché solo a lui era necessario. Non era necessario parlare né agli angeli né agli animali inferiori (…) Conveniva dunque che gli appartenenti al genere umano avessero per comunicarsi a vicenda i loro concetti un segno razionale e sensibile: razionale, perché deve ricevere e trasmettere da una ragione all’altra; sensibile, perché nulla si può trasferire da una ragione a un’altra senza un mezzo sensibile”. De vulgari eloquentia.
De Vulgari Eloquio
“…solo all’uomo fra tutti gli esseri fu dato di parlare, perché solo a lui era necessario. Non era necessario parlare né agli angeli né agli animali inferiori (…) Conveniva dunque che gli appartenenti al genere umano avessero per comunicarsi a vicenda i loro concetti un segno razionale e sensibile: razionale, perché deve ricevere e trasmettere da una ragione all’altra; sensibile, perché nulla si può trasferire da una ragione a un’altra senza un mezzo sensibile”. De vulgari eloquentia.
Liber Primus
“…solo all’uomo fra tutti gli esseri fu dato di parlare, perché solo a lui era necessario. Non era necessario parlare né agli angeli né agli animali inferiori (…) Conveniva dunque che gli appartenenti al genere umano avessero per comunicarsi a vicenda i loro concetti un segno razionale e sensibile: razionale, perché deve ricevere e trasmettere da una ragione all’altra; sensibile, perché nulla si può trasferire da una ragione a un’altra senza un mezzo sensibile”. De vulgari eloquentia.
eloquentia
“…solo all’uomo fra tutti gli esseri fu dato di parlare, perché solo a lui era necessario. Non era necessario parlare né agli angeli né agli animali inferiori (…) Conveniva dunque che gli appartenenti al genere umano avessero per comunicarsi a vicenda i loro concetti un segno razionale e sensibile: razionale, perché deve ricevere e trasmettere da una ragione all’altra; sensibile, perché nulla si può trasferire da una ragione a un’altra senza un mezzo sensibile”. De vulgari eloquentia.